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EMDR e trauma
Il trauma si presenta così, come un fulmine a ciel sereno, inaspettato e spaventoso.
Il terremoto aveva colto tutti all’improvviso. Erano tutti lì, nella pace della notte e all’interno del proprio posto sicuro. Poi di colpo la terra trema, un forte boato, così forte da far crollare, oltre ai solidi muri e ai ricordi di una vita, anche le proprie, fino ad allora, salde sicurezze.
Il trauma si presenta così, come un fulmine a ciel sereno, inaspettato e spaventoso.
E poi tutto cambia, niente sarà più come prima.
Ogni segno, ogni evento che lo ricorda, lo stesso rumore, lo stesso oggetto o situazione, risveglia in noi le stesse emozioni di quel brutto giorno.
E sembra che niente e nessuno potrà cancellare dalla memoria queste sensazioni terribili ed angosciose.
Per qualcuno è un terremoto, per altri la perdita inaspettata di una persona cara, o un brutto incidente: il trauma lascia segni indelebili, che il passare del tempo sembra non saper sanare.
Allora cosa fare? Come può la psicologia aiutare chi ha subito un trauma?
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso della tecnica dell’Emdr (dall’inglese, Eyes Movement Desensitization and Reprocessing, ovvero la rielaborazione del trauma attraverso i movimenti oculari):ma come funziona questo strumento veramente? E perché è così efficace?
Sembra una moda e tutti gli esperti in ambito psicologico ne parlano: ricerche dimostrano che l’EMDR riesca ad ottenere un’incredibile efficacia sui traumi anche in 6-8 sedute.
L’EMDR è uno strumento terapeutico nato nei primi anni 80 in America dall’intuizione di Francine Shapiro, la quale stabilì che gli eventi stressanti possono essere rielaborati attraverso la stimolazione bilaterale dei movimenti oculari.
Questa scoperta avvenne, come tutte le grandi intuizioni, grazie ad una casualità: la psicoterapeuta americana, mentre un giorno passeggiava pensierosa nel Campus Universitario, si accorse che la sua ansia diminuiva se si concentrava ad osservare diversi elementi del paesaggio posti in luoghi diametralmente opposti del suo campo visivo, mentre simultaneamente pensava al problema che la stava affliggendo in quel momento.
Intuì che il sollievo dall’ansia poteva essere collegato alla velocità dei movimenti oculari da una parte all’altra del campo visivo.
Ecco che nasce l’Emdr: Questo efficace strumento terapeutico, permette, in maniera spontanea, di elaborare i ricordi e diminuire la loro carica negativa.
Nel 2013 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riconosce l’Emdr come trattamento efficace per la cura del Trauma e dei disturbi ad esso collegati.
L’Emdr nasce inizialmente per la cura del Disturbo Post Traumatico da Stress, ovvero è stato principalmente utilizzato per persone che hanno sofferto eventi traumatici gravi, quali incidenti, morti improvvise, abusi, episodi di guerra, o catastrofi naturali.
In seguito si è visto che l’Emdr può essere utile anche nei confronti di situazioni traumatiche minori, come conflitti relazionali o traumi relativi alla storia di attaccamento.
Ed ecco che questa tecnica viene utilizzata anche nella cura dei disturbi d’ansia e depressivi, nei lutti, nei disturbi dell’alimentazione, nelle fobie, nelle problematiche sessuali e nelle malattie oncologiche.
Inoltre il trattamento tramite EMDR è risultato efficace anche nella Terapia del Disturbo Borderline, a causa della presenza di numerosi eventi traumatici nella storia di vita di questi pazienti.
In questi ed in altri casi, la tecnica dell’Emdr viene utilizzata sia all’interno di un percorso terapeutico strutturato, integrata in un protocollo complesso, sia singolarmente, nella cura dei singoli traumi.
Dr.ssa Boccasecca Alessandra
Psicologa/Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale/Terapeuta Emdr
SITO WEB: www.bolognapsicologo.com